TORINO. Un piccolo Torino. Finisce 0-0 la sfida tra granata, un risultato che la Salernitana accoglie a braccia aperte, mentre la delusione è tutta per il gruppo di Juric che sbatte in casa contro l’ultima in classifica e fa due passi indietro. Questa frenata, infatti, proprio non ci voleva per il Torino che aveva una grande occasione per consolidare i sogni d’Europa, invece fallisce l’appuntamento. Clamorosamente, alla luce di una sfida nella quale ha fatto il solletico alla squadra di Filippo Inzaghi, visto che il primo tiro lo effettua dopo più di un’ora di gioco con Linetty. Una giornata storta può capitare, ma non doveva succedere proprio stavolta nel momento più importante della stagione.

Zero tiri in porta nel primo tempo sono lo specchio di una sfida che mostra di nuovo la grande difficoltà del Torino sottoporta. Alla Salernitana basta stare in dieci dietro il pallone per bloccare le velleità dei granata. Che girano completamente a vuoto e le due/tre volte in cui riescono a combinare qualcosa sono il frutto delle combinazioni tra Vlasic e Bellanova da una parte, e delle iniziative di Lazaro dall’altra. Troppo poco. Zapata lotta, ma non trova mai uno spazio giusto, però ancora peggio gioca Sanabria, stritolato dalla fisica degli avversari. Così, dopo 45’ da segnalare c’è in pratica solo quanto succede nella difesa del Torino, con Sazonov, il sostituto di Buongiorno, in costante sofferenza contro Tchaouna che si becca dopo 26’ un ingenuo cartellino giallo per un fallo a metà campo. E con Rodriguez che al 41’ si accascia a terra per un problema fisico (all’adduttore destro) ed è costretto a chiedere il cambio. Entra Masina, che nonostante la buona volontà e la voglia di giocare, si vede che è arrivato da pochi giorni e infatti non trova subito la posizione. Juric, costretto a ribaltare il reparto migliore che ha a disposizione, approfitta dell’intervallo per provare a rimettere un po’ a posto le cose. Ma dopo Buongiorno perde anche il capitano: la fascia passa suo braccio di Linetty.

Dopo un’ora il Torino non ha ancora fatto un tiro in porta, un dato imbarazzante per una squadra che ha in attacco Zapata e Sanabria, ma anche Vlasic. Juric prova il tridente inserendo la carta Pellegri, ma la prima conclusione dei granata al 22’ è di Linetty, sul quale Ochoa si distende in tuffo. L’occasione vera però è sui piedi di Dia appena entrato, ma Milinkovic-Savic non si fa sorprendere sul suo palo. Il Torino non ha la forza di cercare il guizzo nel finale, stavolta sono due punti buttati al vento.