«Rimanere concentrati» sulla situazione in Medio Oriente e nel Mar Rosso, «continueremo a lavorare per mettere in sicurezza» i traffici italiani e per «difendere gli interessi» del nostro Paese nell’area del Mar Rosso. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni all’incontro bilaterale a Toronto col premier canadese Justin Trudeau, dopo il faccia a faccia di venerdì alla Casa Bianca con Biden. Sulla guerra Israele-Hamas ha poi aggiunto: «Occorre continuare il dialogo».
Guerra in Ucraina e in medio Oriente
Al centro dei colloqui, come nella tappa a Washington, i temi del G7 italiano di giugno, alla luce del secondo anno di guerra in Ucraina e della crisi in Medioriente. «Dobbiamo lavorare su risultati concreti – ha detto la premier -. Meglio meno (risultati), ma devono essere concreti, devono cambiare le cose». Meloni, che già aveva incontrato Trudeau una settimana prima a Kiev, in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa, ha sottolineato i temi condivisi tra Italia e Canada, che il prossimo anno presiederà il Vertice dei Sette Grandi. «Ci sono molte cose che condividiamo e che dovremo condividere», ha detto, anticipando l’intenzione di portare al tavolo del summit in Puglia «molti risultati della presidenza giapponese». Tra questi, l’Intelligenza Artificiale, la situazione nell’Indo-Pacifico, il diritto internazionale basato sulle regole, il sostegno all’Ucraina, la crisi mediorientale. Su quest’ultimo punto, ha detto Meloni, «dovremo parlare molto, per evitare un’escalation, come discusso ieri col presidente Biden».
«Quando ho letto di Zelensky mi sono molto interrogata, anche perché a me Zelensky non ha posto una questione del genere e lui sa che in Italia vige la libertà di opinione. Poi ho letto bene e le sue parole sono state mal riportate, lui in modo particolare parlava di cittadini con passaporto russo e non di italiani. Poi, ovviamente nessuno in Italia può fare liste di proscrizione. Ma non è quello che è stato proposto», ha detto.
A Kiev abbiamo parlato anche di Medio Oriente. Ho proposto anche a Biden e Trudeau di fare uno «statement del G7 anche sul tema del Medio Oriente, sperando che possa aiutare la de-escalation».
I rapporti Italia-Canada
«La tua leadership nel G7 sarà veramente importante quest’anno, ci sono così tante questioni importanti – ha detto Trudeau -. Hai dimostrato, non solo quest’anno, ma anche l’anno scorso una grande capacità di mettere insieme l’ambizione e il lavoro che dobbiamo fare». Italia e Canada, ha chiosato, «sono allineate su molte cose». Al termine del bilaterale, il comunicato congiunto Italia-Canada sottolinea «l’impegno comune nell’affrontare le pressanti sfide globali e nel portare avanti i nostri obiettivi comuni». I due Paesi, in veste di presidenti attuali e futuri del G7, lavoreranno «a stretto contatto per portare avanti le priorità del G7, compreso il sostegno dell’ordine internazionale basato su regole, fondato sulla Carta delle Nazioni Unite; proteggere la pace e la sicurezza internazionale; e promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali».
Sul fronte della sicurezza, «in qualità di alleati della Nato, del G7, del G20 e dei partner delle Nazioni Unite, lavoriamo in stretta collaborazione per affrontare sfide e crisi senza precedenti in termini di sicurezza globale, politica ed economica, inclusa la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e i conflitti e l’instabilità in corso a Gaza e in tutto il Medio Oriente e il Mar Rosso». Tra le discussioni sui temi globali, c’è spazio anche per discutere delle relazioni bilaterali tra Roma e Ottawa. Italia e Canada, annuncia la nota congiunta, concordano di «approfondire ulteriormente i loro legami politici, economici e strategici e di elevare le già eccellenti relazioni bilaterali, impegnandosi a stabilire una tabella di marcia per la cooperazione rafforzata».
«Mattarella figura di garanzia, solidarietà e stima»
«Sergio Mattarella è una figura di garanzia. non si può utilizzare l’autorevolezza del Capo dello Stato per fare una campagna contro il premierato e per un interesse di partito. E’ una mancanza di rispetto nei confronti del presidente della Repubblica», ha detto la premier, che non ha mancato la stoccata verso la Sinistra.
«Si cerca di creare uno scontro con il capo dello Stato per dire, vedete che la Meloni vuole toccare i poteri del capo dello Stato? Ma io ho fatto una riforma che non tocca i poteri del capo dello Stato. La sinistra non potrà usare la figura del capo dello Stato per fare la campagna elettorale contro il premierato». «Non c’è alcuna distanza con il Quirinale», ha chiosato.
I manganelli alle manifestazioni di Pisa e Firenze
«Ce l’avevo con la sinistra sempre capace di criticare quando le cose vanno male ma mai capace di difendere le forze dell’ordine». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Toronto, a chi gli domandava se si riferisse al presidente della Repubblica nella sua dichiarazione sulle pericolo di togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra».
Elezioni in Sardegna
«Non sono pentita della candidatura di Truzzu. Le cose a volte vanno bene e a volte male e ognuno si assume le sue responsabilità – ha spiegato-. Sul riconteggio aspettiamo, non lo so. E’ una decisione che non voglio prendere adesso, valuteremo».
«Piano piano tutti si stanno riconcentrando sull’Africa»
«Piano piano tutti quanti si stanno riconcentrando verso un’attenzione diversa all’Africa. Le nazioni del G7 lavorano, ma finora lavorano soprattutto singolarmente. Quello che sto proponendo è di mettere in rete questo lavoro». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Toronto. «Abbiamo l’iniziativa Pgii del G7 che è una rete di investimenti infrastrutturali per i Paesi in via di sviluppo, sulla quale – ha aggiunto – mi piacerebbe organizzare un comitato tecnico che metta a sistema il lavoro che ciascuno di noi fa, che l’Italia fa con il Piano Mattei e che altre nazioni fanno su altri quadranti, per un ragionamento che possa avere una visione strategica e una presenza e un’attenzione diverse rispetto a quello che si è visto in passato».
Per la prima volta vertice sulla disabilità
«Per la prima volta nella storia dei vertici G7, su proposta della Presidenza italiana verrà organizzato a livello ministeriale un G7 dedicato alla disabilità e all’inclusione delle persone con disabilità. È un’idea che è piaciuta molto, perché non c’è mai stata a livello G7».