Dopo un inverno dalle più che inusuali temperature primaverili, l’Italia torna a fare i conti con il maltempo. Numerose frane hanno colpito la Liguria, da ore ormai sotto l’acqua, mentre in Veneto cresce l’ansia per la notte, quando la situazione meteorologica è destinata a peggiorare.
Veneto
Sale l’allerta meteo in Veneto per i maltempo che si sta abbattendo sulla regione. Il Centro Funzione decentrato della Protezione Civile del Veneto, ha inviato un aggiornamento degli avvisi di criticità idraulica e idrogeologica, innalzando il livello di criticità per diversi bacini idrografici, in particolare nelle province di Vicenza, Verona, Padova e Treviso. Le previsioni meteo di Arpav indicano per oggi pomeriggio precipitazioni diffuse e persistenti, con frequenti rovesci, quantitativi anche consistenti tra Prealpi e pianura centro-settentrionale, localmente abbondanti su zone prealpine e pedemontane; limite delle nevicate in rialzo fino ai 1400/1800m sulle Prealpi, 1200/1500 m sulle dolomiti.
Piemonte
Il maltempo sta creando disagi nell’Alessandrino, in particolare a Spinetta Marengo, frazione del capoluogo. Qui l’esondazione del rio Lovassina ha causato allagamenti in via Genova e in altre aree adiacenti. Per questo, e’ stata decisa l’apertura del Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile Alessandria. La Protezione civile congiuntamente con la Polizia locale sta intervenendo sul posto posizionando sacchi di sabbia sul lato destro della strada, direzione Novi Ligure. Il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha compiuto un sopralluogo nel pomeriggio. Alla luce della situazione attuale l’amministrazione ha deciso di chiudere le scuole domani, a Spinetta e nell’altro sobborgo di Litta Parodi.
Toscana
Evacuate 40 persone (18 famiglie) a Montemurlo, nella provincia di Prato, dopo che a causa del maltempo ha iniziato a staccarsi una frana dalla montagna con la discesa dal costone di acqua, fango, pietre ed alberi. Lo ha deciso il sindaco Simone Calamai su indicazione dei vigili del fuoco. L’evacuazione è precauzionale e riguarda persone che vivono nelle vicinanze della frana. Montemurlo è stato uno dei comuni più colpiti dall’alluvione del 2 novembre 2023. La zona è quella di via del Carbonizzo, via Gualchiera, del centro sportivo del Carbonizzo e del teatro della Gualchiera. Sospensione di tutte le attività fino al termine dell’emergenza. Disposta anche la chiusura di via di Javello dall’incrocio con via Gualchiera – via Bicchieraia per i successivi 200 metri. Il fronte franoso è ancora in movimento e continuano a scendere fango e grosso pietrame. «Desta preoccupazione», affermano dal Comune. Inoltre la protezione civile comunale ha riaperto la palestra di Fornacelle in via Deledda, dov’è stato allestito un punto di accoglienza con le brandine per coloro che non hanno amici o parenti, per trascorrere la notte. Una parte delle famiglie evacuate passerà la notte nella palestra. La struttura è ben riscaldata e dispone dei servizi igienici. Il Comune sta organizzando il servizio di fornitura dei pasti alle persone costrette a lasciare le proprie abitazioni. Al centro di accoglienza di Fornacelle sono già presenti i volontari della Misericordia di Montemurlo e della rete di protezione civile comunale per fornire assistenza e supporto alle persone evacuate.
I vigili del fuoco di Prato sono intervenuti, poco prima delle 18, in via Caruso per un albero caduto, probabilmente a seguito delle avverse condizioni meteo della giornata odierna. Il grosso pino, al momento della caduta ha travolto un’autovettura il cui occupante è uscito fortunatamente illeso. La squadra, con l’ausilio dell’autoscala e dell’autogru stanno provvedendo alla rimozione della pianta.
Emilia-Romagna
Sono sotto stretta osservazione da parte della Protezione civile i fiumi emiliani, ma la situazione al momento è sotto controllo. Ad Allocco nei pressi di Vado (Bologna) in un tratto montano non arginato del torrente, è crollato un muretto di protezione di una proprietà privata dove la Protezione civile è intervenuta in somma urgenza con il posizionamento di massi ciclopici. Sul Reno, dove attualmente sta transitando il colmo per il propagarsi della piena, in località Bonconvento (Bologna) sono in corso le attività per l’apertura del Cavo napoleonico (che giocò un ruolo decisivo nell’alluvione di maggio) che consentirà un migliore deflusso facendo confluire le acque nel Po. Nel Parmense e nel Reggiano, il torrente Enza ha superato di pochi centimetri il livello 3 a Sorbolo dove i livelli stanno calando. Non si rilevano particolari criticità, né nella parte reggiana né in quella parmense. Nel Parmense, si sono registrati allagamenti di cantine, scantinati, vani ascensori causati dal reticolo secondario (rii, canali, sottopassi) al momento in attenuazione: si è trattato di situazioni circoscritte in cui sono intervenuti i Vigili del fuoco insieme al volontariato di Protezione Civile. A Fontanellato, in provincia di Parma, è stata fatta, in via del tutto precauzionale, l’evacuazione di una persona con difficoltà motoria che risiede vicino al torrente Rovacchia. Per la notte, a partire dalle 20, resteranno chiusi Ponte Alto, a Modena, e il ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera. Lo ha fatto sapere, con una nota, l’amministrazione comunale della città emiliana. La previsione delle piogge notturne e lo scioglimento della neve in montagna, determinano una lenta evoluzione del colmo di piena del fiume Secchia, come spiegano i tecnici della Protezione civile, determinando così la chiusura precauzionale delle due infrastrutture che verranno riaperte alla circolazione non appena il fiume sarà sceso sotto soglia 2 che corrisponde a 8 metri a Ponte Alto. Nel frattempo, è stato chiuso al traffico intorno alle 16.30 quello di via Curtatona a causa dell’innalzamento del livello del torrente Tiepido. L’allerta arancione per criticità idraulica, diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, è stata confermata per l’area di Modena anche per la giornata di mercoledì 28 febbraio con le previsioni meteorologiche che indicano condizioni di tempo perturbato con precipitazioni diffuse, di moderata intensità ed anche a carattere di rovescio.
Liguria
La prima regione ad aver accusato il colpo del ritorno invernale è la Liguria. Ieri sera una frana ha letteralmente tagliato in due Pieve Ligure: mille abitanti isolati, scuole chiuse, alcuni sfollati e la speranza che la strada, almeno a senso unico, possa venir riaperta. Dopo la frana di ieri che ha distrutto la scalinata della scuola D’Albertis a san Fruttuoso di Genova, schivata per un pelo da un minibus e da un’auto e quella che ha invaso la A10 tra Celle e Varazze in direzione Genova (tratto ormai riaperto), un altro smottamento lungo la strada provinciale a Davagna (Genova) ha causato la rottura di una tubazione del gas imponendo alla Città metropolitana di chiudere temporaneamente al traffico.