Dna, dromedari e carte bollate. Si accende lo scontro tra Matteo Renzi e Andrea Delmastro Delle Vedove sul caso Pozzolo. Il leader di Iv è a Biella per la presentazione del suo libro, ‘Palla al centro’. Anche il sottosegretario alla Giustizia è nella città piemontese. I due non si incrociano personalmente, ma la tensione è alle stelle. L’ex premier, che nei giorni scorsi ha annunciato novità su quanto accaduto a Rosazza la notte di Capodanno, quando un colpo partito dalla pistola del deputato FdI Emanuele Pozzolo ha ferito il genero di Pablito Morello, caposcorta di Delmastro, viene accolto da un sit in di benvenuto con tanto di dromedario portato al guinzaglio da alcuni militanti di FdI e la scritta ‘Lo Renzi d’Arabia’. A portare ‘a spasso’ l’animale, è Davide Zappalà, uno dei testimoni del caso Pozzolo.
Il leader di Iv, in ogni caso, non si scompone e va dritto al punto: “Delmastro e sua sorella Francesca, sindaco di Rosazza, i due pubblici ufficiali presenti si sottopongano all’esame comparativo del dna per capire se hanno toccato la pistola che ha sparato”. E’ l’invito. E ancora. “Andrea Delmastro deve dirci la verità. Ci sono dei punti che vanno affrontati – aggiunge – Lo dico con grande rispetto con chi fuori da qui ha pensato bene di organizzare un sit-in portando un dromedario e attaccandomi sull’Arabia. Mi immagino la gestione del circo: ‘volete anche i pagliacci’? No, i pagliacci li portiamo noi da casa. Il pagliaccio si chiama Andrea”, va giù duro.
Per il sottosegretario alla Giustizia la misura è colma. “Ho depositato la querela” per diffamazione contro Renzi, “da più di una settimana. Vediamo chi è il quaquaraqua”, dice, facendo riferimento all’editoriale pubblicato oggi sul Riformista dal titolo ‘Il ballo del Quaquaraquà’ nel quale il leader di Iv, direttore del quotidiano, prende di mira Francesco Lollobrigida, e poi, annunciando la tappa in Piemonte di questa mattina, scrive: “Noi andiamo a Biella per chiedere chiarezza sullo sparo dei quaquaraquà di Capodanno. Pare che ci attendano i giovani sostenitori di Delmastro. Speriamo che, a differenza dei loro parlamentari, almeno loro non vengano armati. Perché tutti i quaquaraquà sono pericolosi. Quelli con la pistola però, lo sono ancora di più”.
Renzi, in ogni caso, non intende indietreggiare e prepara le prossime mosse: un’interrogazione parlamentare per sapere se Delmastro “aveva il diritto” di avere Pablito Morello come caposcorta; una nuova richiesta perché il sottosegretario riferisca in Aula e la richiesta “non politica” di sottoporsi al test del dna. “Se pensano di bloccare uno come me con un dromedario e una querela…”, commenta l’ex premier con i suoi.