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Allerta glaciazione demografica per il Nord Italia: entro il 2040 spariranno 2,3 milioni di abitanti

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Allerta glaciazione demografica per il Nord Italia: entro il 2040 spariranno 2,3 milioni di abitanti

Senza migrazioni, e senza un’inversione nel trend delle nascite, il Nord Italia è atteso da una ‘glaciazione’ demografica che entro il 2040, tra 17 anni, porterà un saldo negativo rispetto all’attuale di 2,3 milioni di residenti. Si passerà dai 27,4 milioni di abitanti del 2023 a 25,1 milioni.

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Gli effetti più pesanti si vedranno in Lombardia (-673mila), Piemonte (-493mila) e Veneto (-387mila). Meno abitanti vorrà dire minore mercato interno, dunque più bassi consumi ma anche investimenti inferiori. E’ quanto afferma uno studio della Fondazione Nordest, partendo dal record negativo di natalità registrato nel 2023 nel Paese.

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In pratica, gli stranieri in arrivo, e che spesso hanno più figli degli italiani residenti, non bastano a invertire la tendenza. La popolazione invecchia sempre di più e i nuovi nati sono troppo pochi. Per la prima volta da anni, l’Italia è scesa, secondo gli ultimi dati, sotto i 59 milioni di residenti, come fa sapere l’Istat in base al censimento del 2022. Per ogni bimbo che ha meno di 6 anni nel Paese sono presenti 5,6 anziani: il rapporto tra ragazzi e uomini e donne di una certa età è sempre più a vantaggio di questi ultimi. Secondo i dati 2022 gli stranieri censiti sono oltre 5 milioni (per la precisione, 5.141.341, con un più 2,2% rispetto al 2021) e rappresentano l’8,7% della popolazione. Troppo pochi per invertire la tendenza.


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