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Acerbi assolto, non ci sono prove sugli insulti razzisti a Juan Jesus

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Acerbi assolto, non ci sono prove sugli insulti razzisti a Juan Jesus

Francesco Acerbi assolto per mancanza di prove a supporto della denuncia di Juan Jesus. È la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea sul calciatore dell’Inter accusato dal difensore del Napoli di aver pronunciato un’offesa razzista nel corso della partita di dieci giorni fa a San Siro. Acerbi rischiava dieci giornate di stop, come previsto dal Codice di giustizia sportiva per condotta discriminatoria. Invece è stato scagionato da Mastrandrea al termine del supplemento di indagini condotto dalla Procura Federale che nei giorni scorsi ha interrogato i due calciatori oltre a scandagliare ogni ripresa tv.

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Determinante l’assenza di conferme della versione di Juan Jesus da parte di testimoni vicini all’azione oppure di immagini video o audio per certificare il momento del presunto insulto. Il giudice sportivo conferma la compatibilità della presenza di offese da parte di Acerbi a Juan Jesus, ma ritiene impossibile provare che abbiano avuto un contenuto razzista, pur senza mettere in discussione la buona fede del difensore brasiliano. «Il contenuto discriminatorio risulta essere stato percepito dal solo calciatore offeso, senza il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale», scrive Mastrandrea nel suo provvedimento dove si legge anche che è stata «sicuramente raggiunta la prova dell’offesa rimanendo, però, il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale».

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Quindi, è la sua conclusione «non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata». Acerbi potrà giocare già la prossima partita con l’Empoli ed è quindi a disposizione della Nazionale per gli Europei dopo essere stato rimandato a Milano senza quindi prendere parte alla doppia amichevole negli Stati Uniti.


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