L’assalto alla sala concerti Crocus City Hall ha ridato concretezza ai timori legati al pericolo del terrorismo. Prima che lo spettacolo iniziasse, gli attentatori hanno fatto irruzione in sala e hanno aperto il fuoco sul pubblico. Il bilancio è drammatico ed è salito vertiginosamente nelle ore della notte. Tra le vittime anche dei bambini. L’Occidente ha condannato senza se e senza ma la strage e gli autori della stessa. Il presidente russo Vladimir Putin si è detto pronto a punire chi ha commesso le efferatezze. In un rimpallo di accuse e di responsabilità tra Mosca e Kiev si è inserito il New York Times, che ha riportato che gli Usa avevano avvertito il Cremlino sui piani dell’Isis.
Citando funzionari statunitensi anonimi, il NYT ha riferito che l’intelligence statunitense ha raccolto informazioni proprio questo mese secondo cui la Russia era un obiettivo terroristico per l’Ispk, un ramo dello Stato islamico con sede in Afghanistan. Secondo il quotidiano americano, l’Isis è rimasto relativamente tranquillo fino a poco tempo fa, ma ha intensificato gli sforzi per lanciare attacchi contro obiettivi anti-islamici in Europa e altrove. Riferendosi all’Ispk, il New York Times ha citato Colin Clarke, analista antiterrorismo presso il Soufan Group, una società di consulenza sulla sicurezza con sede a New York, che ha fatto luce sulle probabili cause dell’attacco terroristico e ha evidenziato quanto la propaganda russa potrebbe aver avuto un pes. Lo Stato islamico, ha accusato il Cremlino di avere sangue musulmano nelle sue mani, facendo riferimento agli “interventi di Mosca in Afghanistan, Cecenia e Siria”.
Intanto lo Stato Islamico ha confermato la rivendicazione dell’attacco contro la Crocus City Hall di Krasnogorsk, nella periferia occidentale di Mosca. E ha pubblicato una foto nella quale si vedono i quattro presunti terroristi che hanno aperto il fuoco nella sala concerti. Lo riporta Sky News Uk, citando l’agenzia di stampa Amaq, vicina all’ Isis. In una dichiarazione che accompagna la foto, l’Isis afferma che l’attacco rientra nel contesto della guerra furiosa tra lo stesso gruppo jihadista e i Paesi che combattono l’Islam.