E’ il Cagliari di Ranieri a rallentare la corsa dell’Inter verso lo scudetto che potrebbe comunque arrivare nel derby. Solo che i nerazzurri saranno ora costretti a vincere nell’attesissimo match di lunedì 22 aprile per far festa in casa del Milan. La capolista non approfitta del tutto del mezzo passo falso del Diavolo con il Sassuolo (3-3) pareggiando a sua volta in casa contro i sardi, due volte costretti a inseguire e due volte bravi a rimontare lo squadrone dei record di Simone Inzaghi. Un pareggio giusto, in una partita equilibrata e ricca di occasioni, che avvicina i rossoblù – tra i più in forma del momento – verso la salvezza.
La partita dell’Inter eppure è subito in discesa: dopo neanche un quarto d’ora Thuram interrompe un digiuno di quasi due mesi segnando il più facile dei gol con un tocco da due passi su cross basso di Sanchez, imbeccato sulla destra da Darmian. La gara è accesa ed equilibrata, come dimostrano le due occasioni in avvio (prima del vantaggio) dei nerazzurri con Barella e Dimarco e l’immediata risposta dei sardi con Luvumbo, il più pericoloso dei suoi con tre tentativi racchiusi in dieci minuti. Se la squadra di Inzaghi in fase offensiva si presenta con facilità della parti di Scuffet, che si salva al 28′ sullo splendido colpo di testa di Barella, pescato però in fuorigioco da Dimarco, stupisce invece come gli ospiti riescano a costruire palle gol a ripetizione, per due volte con Shomurodov, che prima calcia debolmente tra le braccia di Sommer e poco dopo viene murato in area piccola dall’onnipresente Barella.
Nella ripresa il copione non cambia: entrambe le squadre si affrontano a viso aperto rispondendo colpo su colpo. Dimarco con un bolide da fuori area smanacciato da Scuffet ricorda perché l’Inter si appresta a vincere lo scudetto, ma i sardi non si scompongono e al 10′ creano un’altra situazione ghiotta con Obert, che costringe Sommer a una parata non semplice. Poco dopo Calhanoglu su punizione va vicino al bersaglio, l’Inter non trova però il 2-0 e al 20′ paga dazio. Su sponda di Luvumbo Shomurodov non sbaglia e firma il pareggio trafiggendo il portiere. I nerazzurri insistono e al 29′, dopo una zuccata a lato di un soffio di Sanchez, si riportano avanti su calcio di rigore realizzato dallo stesso Calhanoglu per un fallo di mano di Mina sul colpo di testa di Frattesi. Il Cagliari però non muore mai e lo dimostra anche al cospetto della capolista: Lapadula innesca Viola che trova l’angolino giusto e gela San Siro. Nel finale entrambe le squadre cercano il colpo del ko ma sono proprio i sardi a lasciare il campo tra i rimpianti con due occasionissime dello scatenato Viola.